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Festival della letteratura "Il Paese delle Storie"

VII edizione

AUTORI E LIBRI

Dalle ore 14.30 alle ore 18.30 di domenica 4 giugno 2017 prenderà vita “Il Paese delle Storie”. 

Un grande evento culturale a cui la Fondazione Albosaggia, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e la biblioteca, darà vita nelle suggestive vecchie corti di Albosaggia in località Paradiso.

Sarà allestito un salotto di discussione animato da Graziano Murada dove autori locali e autori di prestigio nazionale avranno modo di confrontarsi 
a più riprese attorno ad un unico tavolo.

  • Luca Bianchini —  Nessuno come noi

Vive a Torino; si forma al Liceo Majorana di Moncalieri, laureato in lettere moderne, ha vissuto per circa trent'anni a Nichelino e ha trascorso un periodo a Londra per migliorare la lingua straniera. Ha svolto le professioni di intervistatore telefonico e redattore filatelico alla Bolaffi. Copywriter free-lance, ha lavorato per diverse agenzie pubblicitarie: con la BGS D'Arcy ha curato le campagne pubblicitarie di FIAT, TIM, Piaggio, Ferrero e Pagine gialle; dal 2000, con la In Adv, ha lavorato per Breil, Suzuki, Tele2 e UniCredit.

La scrittura

Bianchini ha deciso di cimentarsi nella scrittura dopo la lettura di dieci pagine della sceneggiatura di Santa Maradona, film del 2001 del regista Marco Ponti, amico dello scrittore dai tempi dell'università, nel quale recita nel ruolo del commesso di una libreria, rimanendo affascinato, a suo dire, dal modo con cui la vita reale viene trasposta nella finzione, prima letteraria e poi scenica, e comprendendone tale meccanismo. In collaborazione con Ponti, ha anche scritto la sceneggiatura del cortometraggio Kissing Paul Newman (2001).

Il suo romanzo d'esordio è Instant Love, scritto in un anno e mezzo fra Torino e Trequanda, in provincia di Siena, e pubblicato da Mondadori nel 2003. Instant Love narra le vicende di una coppia di fidanzati trentenni, Viola e Daniele, una studentessa universitaria e un pubblicitario, e Rocco, un filatelico incontrato su di un treno al ritorno dalle vacanze estive e diventato subito amico dei due, protagonisti di un inconsueto triangolo amoroso, nel quale sono i due uomini a instaurare una relazione. L'idea per la storia è nata una settimana dopo la lettura della sceneggiatura di Ponti, dal ricordo del racconto delle vicende vissute da un ragazzo incontrato al tavolo di un bar di Mykonos alcune estati prima, la cui figura corrisponde a quella di Daniele, bisessuale.

Per due mesi, il libro si è intitolato provvisoriamente Regent Street, e per circa due giorni La fretta; il titolo definitivo trae ispirazione dalla canzone di Madonna Impressive Instant, dall'album Music del 2000. Anche i nomi dei personaggi hanno subito variazioni: Rocco è stato "Alberto" per diverso tempo; la seconda scelta è dovuta al fatto che, secondo l'autore, il carattere dei personaggi è profondamente influenzato dal loro nome. Il nome Alberto, dando l'idea del "bravo ragazzo", era "troppo simile" a quello dell'altro protagonista maschile, Daniele; una frase di Viola, nel I capitolo, lo ricorda: "Preferisco conoscere uno che si chiama Rocco piuttosto che Alberto".

Instant Love è stato tradotto in tedesco nel 2004 dall'editore Ullstein, e in spagnolo nel 2006 da Random House Mondadori. Un film, tratto dal romanzo, con Franco Angeli alla regia, è in preparazione dal 2004; la sceneggiatura è stata scritta da Bianchini stesso, in collaborazione con Marco Ponti. Nel 2004 pubblica il romanzo Ti seguo ogni notte: Roger Milone, 32 anni, un televenditore, diventa una stella della televisione conducendo il programma Da uomo a uomo, in cui gli ospiti parlano fra loro di donne. Lo spunto per la storia nasce dalle televendite televisive. Per due anni senza un televisore funzionante, una volta ricomprato l'apparecchio, lo scrittore è stato rapito dal mezzo, ed è rimasto particolarmente affascinato, "da buon osservatore del trash", dalle televendite notturne e dai personaggi all'interno di esse. Il romanzo, al contrario di Instant Love, non affronta il tema dell'omosessualità, sebbene, come Bianchini dichiara, sia stato scritto con "occhio gay". Ti seguo ogni notte è stato tradotto nel 2005 in tedesco (Ich folg dir Nacht für Nacht) dall'editore Ullstein e in portoghese (Sigo Você Toda Noite) dall'editore brasiliano Bertrand Brasil, e nel 2008 in russo (Хочу смотреть тебя каждую ночь) da Mir knigi.

Nel novembre del 2005 esce il libro Eros - Lo giuro, biografia ufficiale di Eros Ramazzotti, che racconta la sua vita e i suoi successi. Il libro svela aspetti, comportamenti e aneddoti del cantante sconosciuti ai più. I proventi dell'opera sono stati devoluti alla Lega del filo d'oro. Grazie al successo ottenuto con Eros - Lo giuro, che nel 2006 è stato anche tradotto in bulgaro dall'editore Siela e in tedesco (Eros Ramazzotti: Die autorisierte Biografie) da Blanvalet Verlag, Bianchini ha potuto perseguire a tempo pieno la carriera di scrittore. Il 23 gennaio 2007 è stato ripubblicato in edizione "Oscar Bestseller" con l'aggiunta di tre capitoli inediti.

Con Se domani farà bel tempo, pubblicato sempre da Mondadori il 17 aprile 2007, Bianchini ritorna al romanzo, narrando le vicissitudini di Leon, ventisette anni, un rampollo dell'alta borghesia, dedito a vino, cocaina e ogni eccesso.

Nel 2011, Bianchini torna in libreria con Siamo solo amici. Il romanzo, sempre edito per i tipi di Mondadori, accompagna il lettore nella storia di Giacomo e Rafael, il primo portiere d'albergo veneziano, il secondo ex-portiere di calcio brasiliano. I due, complice un incontro fortuito e surreale, instaurano un rapporto singolare, e a tratti equivoco, che li aiuterà a capire chi sono e cosa realmente desiderano.

All'inizio del 2013 esce il romanzo ''Io che amo solo te''. Il racconto è ambientato in Puglia, a Polignano a Mare, e narra gli ultimi giorni di febbrili preparativi e la cerimonia di matrimonio dei giovani Chiara e Damiano, gli ultimi tradimenti, l'amore segreto tra la madre della sposa e il padre dello sposo, gli amori problematici del fratello omosessuale e la ricerca della perdita della verginità della sorella, il tutto con il contorno di parenti e vicini eccentrici, in un paese bianco e arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia. Nel 2015 dal romanzo viene tratto il film Io che amo solo te, con Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti, per la regia di Marco Ponti.

Nel novembre 2013 pubblica il suo nuovo libro La cena di Natale. Questo libro, sequel di Io che amo solo te, riprende la narrazione terminata qualche mese prima con la cerimonia di matrimonio e ritrova gli stessi personaggi seduti alla stessa tavola la vigilia di Natale. Un anello regalato, un tradimento finito in ricatto, una tinta esagerata sono alcuni dei pretesti per scrivere un nuovo breve capitolo di vita pugliese, pieno di sentimenti e di sorrisi.

Nel 2015 esce "Dimmi che credi al destino", romanzo ambientato a Londra dove Ornella, una donna di mezza età, scopre di avere le energie necessarie a fronteggiare piccole e grandi difficoltà: quelle della piccola libreria che gestisce, ma anche quelle della sua vita.

Il 10 gennaio del 2017 esce, sempre per l'editore Mondadori, il romanzo "Nessuno come noi" ambientato a Torino nel 1987, nelle aule di un liceo statale dove si incontrano i ricchi della collina e i meno privilegiati della periferia torinese. Il protagonista Vincenzo, per gli amici Vince, aspirante paninaro e aspirante diciassettenne, è innamorato di Caterina, detta Cate, la sua compagna di banco di terza liceo, che invece si innamora di tutti tranne che di lui. Senza rendersene conto, lei lo fa soffrire chiedendogli di continuo consigli amorosi sotto gli occhi perplessi di Spagna, la dark della scuola, capelli neri e lingua pungente. In classe Vince, Cate e Spagna vengono chiamati "Tre cuori in affitto", come il terzetto inseparabile della loro sit-com preferita. L'equilibrio di questo allegro trio viene stravolto, in pieno anno scolastico, dall'arrivo di Romeo Fioravanti, bello, viziato e un po' arrogante, che incarna il cliché degli anni Ottanta e crede di sapere tutto solo perché è di buona famiglia.

La conduzione radiofonica

Bianchini fu scoperto da Fiorello nel programma Viva Radio 2. Il 19 giugno 2007 è stato ospite del programma per la quarta volta, per la presentazione di Se domani farà bel tempo. Grazie a Fiorello, ha fatto un provino per la radio, con esito positivo.Dal 12 novembre 2007 Luca Bianchini ha condotto su Rai Radio 2, tutte le mattine dalle 6 alle 7 e dal lunedì al venerdì, il programma Colazione da Tiffany. Dal titolo ripreso dal celebre romanzo di Truman Capote del 1958, Colazione da Tiffany si apriva ogni giorno con la lettura di un incipit di un romanzo gradito a Bianchini, "un libro che avrebbe voluto scrivere". Dal 16 giugno 2008, il programma ha cambiato nome in Tiffany e si è spostato nella fascia pomeridiana; al fianco di Bianchini, l'astrologa Maria Vittoria Scartozzi. La nuova formula va in onda tutti i giorni, dalle ore 15 alle ore 17, fino alla fine dell'estate, e prende in considerazione temi legati alla bella stagione. Dal 7 gennaio 2009, la trasmissione radiofonica tornerà nel palinsesto mattutino di Rai Radio 2, dal lunedì al venerdì, dalle 6 alle 7:30.

Il 7 settembre 2009 Tiffany festeggia la sua terza edizione. Il programma cult, negli anni si afferma come la sveglia ufficiale di Radio 2. Luca Bianchini e Maria Vittoria Scartozzi vengono confermati alla conduzione. La cura è di Francesco Parisio Perrotti, la regia di Giuseppe Verdel; in redazione Elena Zabeo e Mirko Nazzaro.

Da gennaio 2010 la trasmissione cambia giorni: con l'avvio del nuovo palinsesto va infatti in onda il sabato e la domenica, dalle 6 alle 7:30.

 

Nessuno come noi

Torino, 1987. Vincenzo, per gli amici Vince, aspirante paninaro e aspirante diciassettenne, è innamorato di Caterina, detta Cate, la sua compagna di banco di terza liceo, che invece si innamora di tutti tranne che di lui. Senza rendersene conto, lei lo fa soffrire chiedendogli di continuo consigli amorosi sotto gli occhi perplessi di Spagna, la dark della scuola, capelli neri e lingua pungente. In classe Vince, Cate e Spagna vengono chiamati “Tre cuori in affitto”, come il terzetto inseparabile della loro sit-com preferita. L’equilibrio di questo allegro trio viene stravolto, in pieno anno scolastico, dall’arrivo di Romeo Fioravanti, bello, viziato e un po’ arrogante, che è stato già bocciato un anno e rischia di perderne un altro. Romeo sta per compiere diciotto anni, incarna il cliché degli anni Ottanta e crede di sapere tutto solo perché è di buona famiglia. Ma Vince e Cate, senza volerlo, metteranno in discussione le sue certezze. 

A vigilare su di loro ci sarà sempre Betty Bottone, l’appassionata insegnante di italiano, che li sgrida in francese e fa esercizi di danza moderna mentre spiega Dante. Anche lei cadrà nella trappola dell’adolescenza e inizierà un viaggio per il quale nessuno ti prepara mai abbastanza: quello dell’amore imprevisto, che fa battere il cuore anche quando “non dovrebbe”. In un liceo statale dove si incontrano i ricchi della collina e i meno privilegiati della periferia torinese, Vince, Cate, Romeo e Spagna partiranno per un viaggio alla scoperta di se stessi senza avere a disposizione un computer o uno smartphone che gli indichi la via, chiedendo, andando a sbattere, scrivendosi bigliettini e pregando un telefono fisso perché suoni quando sono a casa. E, soprattutto, capendo quanto sia importante non avere paura delle proprie debolezze.

 

 

 

  • Paolo D’Anna - L’orrore della notte

Scrittore, autore e regista teatrale Paolo D'Anna nasce a Caronia ( ME ) nel 1953, trasferitosi piccolissimo con la famiglia in Lombardia, vive e lavora a Calolziocorte in provincia di Lecco. Tra le tante passioni che Paolo coltiva fin da ragazzo ci sono quelle per la scrittura, il cinema e il teatro, giovanissimo fonda insieme a un gruppo di amici la rivista di cultura e informazione "Proposta". Animato da un entusiasmo creativo riempie quaderni di appunti e abbozza progetti teatrali, un nucleo magmatico di idee destinato a fermentare nel tempo e a giungere a maturazione a partire dal 1995. A quel punto, aprendo uno scrigno che negli anni si è via via arricchito ed affinato l'autore comincia a raccogliere i frutti di anni di ricerca personale. La sua prima raccolta di versi "Sopra il muro bianco" ( Edizione dell'Ombra ) viene pubblicata nel 1995, nel 2011 "Lettere da Ketama "( Edizioni Periplo), nel 2010 per la casa editrice Letrè la raccolta di versi e filastrocche " Il Giardino dì Mirò". Nel 2012 pubblica il romanzo "La Notte del Soldato", nel 2016 la raccolta diversi "Le Reliquie di Sarajevo" ( Edizioni Studio53 ) presentato lo scorso anno al Paese delle Storie. Di prossima pubblicazione il romanzo "Angelina una storia lombarda" e la raccolta di versi "Tra la Rosa e la Spina", itinerario poetico di un viaggio notturno. Accanto all'esperienza letteraria, matura la vocazione teatrale, sono anni di intenso lavoro artistico. A Milano assiste ai laboratori teatrali di Giorgio Strehler, si avvicina al teatro di Dario Fo e Franca Rame, scrive numerosi testi teatrali che attingono alla vita e alla cultura popolare, alla letteratura e al mondo del teatro. La leggenda dell'uomo lupo, Federico Garcia Lorca un genio ribelle, il Teatrino di Farinelli, Pulecenella zompa e vola, il Baule dell'Attore, Eroi e Briganti d'Italia, il Provino, Raffael Alberti Retrato de Federico Garcia Lorca, Libero il clochard, Il Bacio della Donna Ragno, tratto dal romanzo di Manuel Puig, Undicesimo Comandamento dal romanzo di Elena Mearini, Non l'ho mai amata da un racconto di Patrizia Emilitri e Aggiungi un posto a tavola musical di Garinei e Giovannini. Accanto all'attività di autore e regista da diversi anni sviluppa quella di direttore artistico, ideando e realizzando importanti eventi, Festival e rassegne tra cui: Festival Arteatro, il Teatro nell'isola e l'Isola nel Teatro, Sacre Armonie itinerari d'arte e musica in antiche Chiese lombarde, le rassegne letterarie : Ospiti a Villa De Ponti, le mostre itineranti Giovannino Guareschi una storia Italiana, Il Giardino di Mirò, Federico Garcia Lorca i disegni del Poeta. 

 

 L'ODORE DELLA NOTTE 

La notte, spesso complice d'intrighi e passioni e fonte ispiratrice per narratori e poeti, anche nel volume che state per sfogliare, ribadisce la sua potenza creatrice attraverso una qualità insolita e originale, ossia il suo profumo. Sì, perché anche la notte più scura, avvolta dal buio più impenetrabile, può essere rischiarata non dalla luce della luna, ma dalle fragranze che essa emana. Ed è proprio attraverso "L'odore della notte" che il poeta-regista e versatile artista Paolo D'Anna ci accompagna alla riscoperta di un grande intellettuale del XX secolo: Pier Paolo Pasolini. 

Un personaggio pubblico scomodo e assai discusso, una figura di uno spessore culturale notevolissimo che, a mio modesto avviso, ancora oggi è per motivi più o meno validi, deliberatamente lasciato in un limbo letterario dai colori incerti e indefiniti. Pasolini è stato, senza ombra di dubbio, un artista che ha precorso i tempi, un uomo vissuto, probabilmente, nel periodo storico sbagliato. La sua lungimiranza mentale, infatti, andava ben oltre la ristretta e provinciale visuale della società italiana degli anni settanta del secolo scorso. Troppo spesso incompreso per i suoi giudizi contro-corrente, criticato per le sue denunce civili tese ad ottenere una società più giusta e solidale, dileggiato e umiliato per la sua omosessualità, resta un autore, artista, poeta, regista, sceneggiatore, illuminato e poliedrico, un sottovalutato Leonardo da Vinci dei giorni nostri. Ma quella che vi apprestate a leggere non è solo una biografia in versi, sarebbe trop-po limitativo liquidare "L'odore della notte" in questi termini, perché le liriche che la compongono sono la condivisione, tra il D'Anna e i suoi lettori, di sussulti emotivi, tormenti spirituali, insoddisfazioni e sofferenze di un'esistenza travagliata e geniale quale quella dell'autore del romanzo "Ragazzi di vita". Nelle poesie vergate su questi fogli scoprirete la dedica di un uomo libero ad uno spirito emancipato, un omaggio dell'artista all'artista, una testimonianza di stima postuma verso una persona "ruvida e pungente", ma che più umana di quanto sia stata, non poteva essere. Ed ecco, quindi, declamati dall'ispirazione del D'Anna i versi evocativi ed amari del "fattaccio" avvenuto durante la fiera di fine agosto nella piccola frazione di Ramuscello che segneranno penalmente la vita di Pasolini, quelli più malinconici in cui c'è il ricordo degli anni di insegnamento presso la scuola media di Valvasone in cui l'impegno politico e il fermento sociale del tempo fluirono nel romanzo "La meglio gioventù". 

 

 

  • Giorgia Cozza - Scusate, la mamma sono io!

Giornalista e madre di quattro bimbi, grazie a loro ha avuto la possibilità e la gioia di sperimentare le tematiche affrontate nel libro “Bebé a costo zero”. Per BambinoNaturale risponde a quesiti inerenti il caro-bambino e cura la rubrica “Meno oggetti e più affetti

Aspetti un bimbo e ti chiedi cosa dovrai acquistare per accogliere al meglio il tuo piccino? Sei indecisa in merito agli acquisti da fare in gravidanza? Preoccupata per le spese da sostenere? I negozi specializzati offrono una scelta vastissima: gli accessori per la futura mamma e per il neonato sono tantissimi, ma quali saranno veramente utili? Cosa è necessario e cosa superfluo (o, addirittura sconsigliato)? E per quanto riguarda gli acquisti necessari, c’è il modo di risparmiare? Se vuoi possiamo parlarne insieme…

“Sono mamma di quattro figli e ricordo ancora l’inesperienza e i dubbi di quando, ormai sedici anni fa, aspettavo con immensa emozione la nascita di Mattia. Allora avevo acquistato moltissimi accessori, speso parecchio denaro e occupato un’incredibile quantità di spazio in casa. E tutto questo per scoprire che, una volta nato, il mio bambino non gradiva affatto la maggior parte degli orpelli che avevo acquistato per lui. Poi è arrivato Nicola e poi Maddalena. E infine Stefano. Ora quando una futura mamma mi chiede cosa serve acquistare – secondo me – per accogliere un bebé in famiglia, io rispondo “niente”. La natura ha già pensato praticamente a tutto.

Una teoria sostenuta anche dalle evidenze scientifiche che in questi anni ho avuto modo di approfondire grazie al lavoro di giornalista per varie riviste specializzate in cui mi occupo di gravidanza, allattamento al seno, psicologia e salute della mamma e del bambino. Alcuni argomenti li ho affrontati lavorando a “E adesso… cresco” un manuale sullo sviluppo psico-fisico del bambino nei primissimi anni di vita (Sfera Editore, 2007). Tante cose le ho imparate grazie al confronto con altre mamme, che ho avuto la fortuna di conoscere per lavoro o nella vita di tutti i giorni.

Bebé a costo zero. Guida al consumo critico per neogenitori e future mamme, pubblicato da Il leone verde, è il risultato di questo percorso personale e professionale, arricchito dall’esperienza di tanti genitori e dalla preziosa consulenza di numerosi esperti”.

 

Scusate, ma la mamma sono io!

Quando nasce un bimbo nasce anche una mamma. C'è bisogno di tempo e di un po' di allenamento per imparare a interpretare i bisogni del proprio bambino, ma le mamme hanno tutte le carte in regola per riuscire egregiamente nell'impresa. Capita spesso, però, che a mettere i bastoni tra le ruote arrivino i consigli non richiesti, le osservazioni o addirittura le critiche di parenti, amici, conoscenti e sconosciuti, che non esitano a esprimere la propria opinione sulle scelte della mamma. Ma sei sicura di avere latte? Se lo tieni sempre in braccio poi si vizia! Non lo farai dormire nel lettone?! Ogni aspetto dell'accudimento del bebè viene esaminato e sottoposto a giudizio. Sì, perché quando c'è di mezzo una neomamma ecco che tutti, ma proprio tutti, si sentono autorizzati a dire la loro. Ebbene, questo libro è uno strumento prezioso per affrontare/risolvere/mettere a tacere consigli e giudizi e indirizzare le energie di quanti circondano future e neomadri verso attività decisamente più utili... come l'aiuto pratico e l'incoraggiamento.

Un manuale di autodifesa per ricordare a tutti che la mamma è la vera esperta del suo bambino e ha le competenze necessarie per prendersene cura e renderlo felice.

Con tante informazioni per prepararsi alla nascita, allattare e accudire serenamente il proprio piccino, di giorno e di notte.

Da leggere in gravidanza o dopo la nascita del bebè, insieme al proprio partner, e da prestare a nonni, parenti e amici, per dire addio ai commenti indesiderati e assicurare a ogni mamma il sostegno giusto!

 

 

 

 

  • Giorgio Gianoncelli

Giorgio Gianoncelli, nasce nell’anno 1935 nella città di Sondrio.

Dopo la scuola dell’obbligo inizia il percorso della vita quale garzone di bottega artigianale. All’età di diciassette anni si arruola nella Marina Militare Repubblicana.

Terminata l’avventura sul mare, affronta diverse professioni fino alla pensione.

Alcuni anni prima del pensionamento prepara il terreno per la nuova … vita; nel ricordo dei tanti Reduci incontrati durante la breve carriera sul mare, inizia il lavoro di ricerca delle vicende vissute dagli uomini chiamati per affrontare la Seconda Guerra Mondiale. Nasce così il primo libro relativo alla Brigata Sondrio di Tresivio – Boirolo, dal titolo: Uomini e Donne nella “Resistenza più lunga” , testo che comprende l’area geografica Sondrio, Spriana, Montagna in Valtellina, Poggiridenti e Tresivio.

Il secondo testo, non poteva essere che di parte: Marinai delle Alpi Centrali – La lunga linea blu della provincia di Sondrio.  

Il terzo è questo. Dedicato ai Bersaglieri della provincia, straordinari Soldati per generosità e altruismo, presenti su tutti i Campi di Battaglia già prima dell’inizio fin dopo la fine delle ostilità e sempre a protezione di qualcuno.

 

Si tratta non di un solo libro, gradirei parlare di un insieme di pubblicazioni relative a eventi umani legati alle vicende storiche del territorio della provincia di Sondrio. L'ultimo in ordine di tempo uscito il mese di settembre dello scorso anno il cui titolo è: Bersaglieri della Provincia di Sondrio nella Seconda Guerra Mondiale . Un secondo, tratta i Marinai delle Alpi Centrali. Atri trattano un po' di tutto: dall'ipotesi di Shakespeare tra la Valtellina e la Valle di Chiavenna e altri saggi sempre di sapore storico locale. 

I due titoli principali parlano delle vicende degli uomini della nostra provincia impiegati sui Campi di Battaglia dei fronti di guerra aperti oltre frontiera e sul mare, dall'allora Governo Italiano. Nei testi oltre al freddo racconto cronistorico, emergono vicende umane di notevole spessore, oggi inimmaginabili, spesso rimossi dalla memoria, ma che ogni tanto, discendenti diretti dei protagonisti cercano di sapere qualche cosa in più dei ricordi lasciati dai protagonisti, oramai vaganti nel continente da dove non si ritorna.

Per quanto riguarda il resto, si racconterà della ricerca tutt'ora in corso dell' l'ipotesi che William Shakespeare sia passato per la provincia di Sondrio.

 

  • Massimiliano Greco - Discorsi sulla stupidità umana

Nasce a Sondrio il 3 maggio 1995, ha frequentato l’Istituto tecnico M.Quadrio per geometri di Sondrio e attualmente frequenta la Facoltà di Scienze Politiche all'Università degli Studi di Milano.

Fondatore e presidente dell'Associazione culturale ”Progetto Alfa”che dal 2013 bandisce concorsi e promuove eventi artistici senza nessun scopo di lucro con il fine di promuovere la cultura e l’arte in ogni sua forma esaltando la singolarità dell’individuo e l’emozioni che lo stesso impiega nella creazione.

Nell’agosto 2014 pubblica il suo primo libro di poesie ”Libro in Brossura” FaLvision editore, premiato nel Giugno 2015 con il premio letterario comitato organizzatore XVII edizione ”Osservatorio”di Bari.

Dal 1 settembre 2014 è stato nominato Responsabile Regionale Poeti d’Azione per la regione Lombardia.

Il 5 luglio 2015 pubblica il saggio ”La nostra identità,il caso Scarpatetti” che presenta nell'ottobre ad EXPO padiglione Lombardia selezionato a rappresentare la scrittura della provincia Sondriese.

Dal novembre 2016 è vice Presidente e segretario dell'Associazione politico-culturale ''I Lab: Italia in Laboratorio'' che promuove iniziative e progetti volti alla preservazione della nazione, della sua storia ed identità, attraverso la proposizione di eventi e programmi per la costruzione di una nuova Italia.

 

Discorsi sulla stupidità umana

Il significato di “stupido” è mutato nel tempo: l’uso odierno non corrisponde al principale significato attribuito originariamente al termine così come le sue caratteristiche.

In una carrellata letteraria ma anche storico-filosofica, i due autori illustrano a chi di volta in volta è stata attribuita l’etichetta di “stupido”, spingendo il lettore a una profonda riflessione sulle sue percezioni e rivedendo in parte la propria formazione scolastica. L’obiettivo del saggio è proprio questo: indurre il lettore a guardare il mondo secondo una nuova lente, riflettendo anche su quanti atteggiamenti, obblighi, esigenze della vita di oggi di ciascuno potrebbero essere intesi come “stupidi”

 

  • Libera Liberale e Franco Mottalini - Su per la Valle/La scuola di Sostila

Su per la Valle

Il libro intende raccogliere e fissare il patrimonio orale delle leggende e delle storie fantastiche che nei secoli hanno contraddistinto il territorio del comune di Forcola ed in particolare la Val Fabiolo. 

Insieme alle leggende provenienti da vari autori, che negli anni passati hanno recuperato le storie fantastiche della valle, il libro riporta nuovi ed importanti contributi nell'arricchimento dell'argomento: sia per quanto riguarda la pubblicazione di leggende ancora inedite, sia dal punto di vista della raccolta di aneddoti e ipotesi toponomastiche finora mai pubblicate. 

La nostra valle è rimasta pressoché intatta nelle epoche passate e così Sostila, con le sue caratteristiche architetture. 

Se questi aspetti, certamente fondamentali, sfidano i secoli e si mantengono di era in era, la memoria storica, invece, subisce inesorabilmente le ingiurie del tempo. 

Ecco, allora, l’esigenza di fermare sulla carta una tradizione orale che, se per tanti aspetti ritorna anche in altre valli, nel nostro caso, vuole anche essere una caratterizzazione precipua della Val Fabiòlo. (tratto dal libro)

La scuola di Sostila, storia di una scuola che non c'è più

Ripercorriamo la storia della piccola scuola di Sostila in Val Fabiòlo con l'ultimo libro dell'Ins. Liberale Libera.

Ricerche d'archivio e testimonianze dirette di ex alunni ed insegnanti faranno immergere il lettore nell'atmosfera tipica di una piccola scuola di uno sperduto ed isolato paesino di montagna. Ma lo spunto per la rilessione che parte dalla scuola di Sostila come "scuola che non c'è più" verrà ampliato ed esteso al mondo scolastico in generale e di come negli anni l'idea e il modo di fare scuola si sia trasformato.

C’era una volta... la scuola di Sostila. - Come? - si chiederanno i lettori - si tratta forse di una fiaba, quella che va ad iniziare? No, non c’è proprio nulla di fiabesco in questo lavoro che descrive una realtà molto concreta, anche se ormai lontana e avvolta nelle brume del tempo. Non c’è nemmeno nulla di idilliaco o bucolico, in questa che sarà la descrizione della vita di un borgo che ha sempre sperimentato la durezza e la “tanta fatica” dell’esistenza. Ma forse qualche aspetto fiabesco potrebbe pervadere alcune pagine, laddove viene ricreata un’atmosfera di infantile ingenuità, popolata di sogni dai risvolti magici...(dal libro)

 

 

  • Silvia Montemurro — shake my colors 1 e 2

È nata a Chiavenna la notte di San Lorenzo del 1987. Si è laureata nel 2011 con una tesi in Criminologia, riguardante l’assassinio di suor Maria Laura Mainetti. Ha partecipato nel 2010-2011 alla XIV edizione del corso RAI Script Fiction per sceneggiatori. Ha scritto diversi romanzi ancora inediti, uno dei quali ha ottenuto nel 2011 il secondo posto al Premio Malerba. Oltre ai libri, ama la danza, gli asini e i viaggi: è ancora alla ricerca di un posto da chiamare casa. Insegna teatro nelle scuole, fa la correttrice di bozze e scrive romanzi brevi per Confidenze. Il suo romanzo d'esordio, L'inferno avrà i tuoi occhi, pubblicato nel 2013 da Newton Compton, è stato segnalato dal comitato di lettura del Premio Calvino. Lo scorso anno ha presentato al paese delle Storie il suo libro “Cercami nel vento”

 

SHAKE MY COLORS LA MIA LUCE SEI TU

Laura ha diciassette anni e ama il pattinaggio più di ogni altra cosa. È solo lì, sul ghiaccio, che si sente davvero se stessa. Perché, fin da quando è nata, non può vedere i colori e il mondo è spesso una trappola in bianco e nero. Paolo, il suo migliore amico, è l'unico a capire cosa tutto ciò significhi per lei ed è la sua àncora di salvezza. Sono cresciuti insieme in un paesino affacciato sul lago di Como, conoscono tutto l'uno dell'altra e custodiscono i reciproci sogni. Ora che una gara importantissima l'attende, Laura sa di poter contare su di lui, e che quando sarà il momento lo vedrà sugli spalti a fare il tifo per lei. E poi, un giorno, Laura incontra Geo. Capelli lunghi, stretti in una coda da cui sfugge qualche ciuffo ribelle, gesti decisi di chi sa quello che vuole e uno sguardo che la fa vacillare. Non riesce a vedere il colore di quegli occhi, ma le basta poco per capire che da quell'incontro la sua vita non sarà più come prima. Qualcosa li spinge l'uno verso l'altra, un'attrazione a cui non ha senso resistere. La passione che nasce è così travolgente da lasciarli senza fiato. Eppure ci sono dei silenzi tra loro, perché entrambi stanno nascondendo qualcosa. Laura non ha ancora trovato il coraggio di parlargli del suo problema alla vista, e Geo… cosa nasconde Geo? Cosa significano quelle ombre sul suo viso? E le sue fughe improvvise? Persino sul ghiaccio Laura non è più la stessa, e rischia di mandare all'aria il lavoro di anni. Un sentimento unico come quello che li lega dovrebbe poter vincere su tutto. Ma quando l'amore è un salto nel buio, avere coraggio a volte non basta.

SHAKE MY COLORS 2 PERSA NEL BUIO

«Siamo due casinisti», sospiro. «Stiamo sbagliando tutto.» «Può essere», ribatte lui, «ma stare senza di te è davvero come stare senza ossigeno.» Per Laura, dire addio a Geo è stato più doloroso del previsto. Dopo aver creduto con tutte le forze in quell'amore, ora sta cercando di abituarsi alla sua assenza ma, anche se il legame tra lei e Paolo è diventato più di un'amicizia, non riesce a impedire che Geo si insinui nei suoi pensieri nei momenti di debolezza. È come se ciascuno dei due la attirasse a sé mettendo in dubbio ogni sua certezza. Quasi a volerle dare un segnale, anche i suoi occhi sono affaticati e la vista è peggiorata. Come se non bastasse, Prisca, la sua migliore amica, le ha inspiegabilmente voltato le spalle, tornando a essere solo un'acerrima rivale sul ghiaccio. Laura è vulnerabile e insicura come mai le era successo. Per questo, quando Geo la trova in riva al lago sola con i suoi pensieri, non riesce a tenerlo a distanza. Perché capisce che anche lui, nonostante tutto, non può fare a meno di lei. Non avrebbe mai voluto ingannare Paolo, eppure tenergli nascosta la presenza di Geo nella sua vita le sembra l'unica soluzione. Sarebbe un colpo troppo duro, soprattutto ora che l'amico deve fare i conti con una situazione familiare complicata. Ma Geo è fatto di luci e ombre, e non si è ancora liberato dei suoi fantasmi. E questa volta, per Laura, la posta in gioco potrebbe essere davvero troppo alta.

 

 

  • Luca Moretti — Titanic

Credo che conoscere la mia biografia non sia di grande utilità per capire meglio i miei romanzi. Ma in ogni sito internet di ogni scrittore la sezione “biografia” non può mancare e quindi, ecco qui la mia, in poche righe. Un biografia semplice, tanto per far sapere, a chi non mi conosce, dove vivo e quali sono le cose che mi piace fare.

Sono nato nel 1968 a Sondrio, città dove attualmente vivo e lavoro. Tutto ciò che è accaduto nella mia vita tra il 1968 ed oggi non è particolarmente importante, o comunque non merita di essere definito “biografia”. Questo termine, per raccontare la mia vita, è troppo altisonante; va bene per chi ha fatto qualcosa di grandioso che sarà ricordato nei secoli, ma non per me. Ciò che ho fatto io fino ad ora, infatti, è semplicemente, più o meno, quello che hanno fatto tutti. Niente di più. Ho studiato al liceo scientifico di Sondrio e all’università statale di Milano dove mi sono laureato in Storia Moderna. Poi ho iniziato a lavorare, ho abbandonato la casa dei miei genitori ed ho iniziato, finalmente, a vivere la mia vita. Ai tempi dell’università, per qualche anno, ho fatto un po’ di attività politica e ho suonato in un gruppo musicale. Anche queste, la politica e la musica, sono cose che, da giovani, hanno fatto quasi tutti quelli della mia generazione.

Nella mia vita, però, ci sono anche due o tre cose un po’ speciali e non comuni. La prima è Rosanna, mia compagna da tanti anni e mia moglie dal 2014. La seconda è che mi piace leggere e studiare. Il fatto che circa quaranta milioni di adulti, ogni sera, si addormentano sul divano mentre guardano le più immonde idiozie della televisione italiana mi fa pensare che le mie serate trascorse nella lettura siano qualcosa di veramente speciale. Un’altra cosa che vale la pena di segnalare nella mia biografia è la mia passione per il viaggio. Non sto parlando, naturalmente, dei viaggi con il tour operator, in gruppo, nel villaggio al mare dove tutto è terribilmente finto e costruito apposta per i turisti. I viaggi che amo sono quelli in compagnia di Rosanna, in giro per il mondo, in mezzo alla gente comune, sui mezzi pubblici, per la strada, nei bar, nelle vie di periferia dove non si incontra mai nessun gruppo organizzato di turisti con l’accompagnatore. E’ questo, credo, l’unico modo per conoscere e per capire i paesi del mondo e i popoli che li abitano; è l’unico modo per tornare arricchiti da un viaggio.

Non può mancare, nella mia biografia, il fatto che scrivo romanzi. Amo scrivere, e scrivo molto, da sempre. Forse è il modo più efficace che ho trovato per comunicare; o forse lo faccio per indagare nei miei pensieri e per conoscermi; magari è semplicemente un passatempo come un altro; o la presunzione di avere qualcosa di importante da trasmettere al mondo; o forse è soltanto un caso, come avviene per caso che qualcuno ami sciare e qualcun altro coltivare l’orto… Non lo so. Non so dire, esattamente, perché mi piace scrivere. Mi è capitato spesso, durante qualche incontro con i lettori, che qualcuno mi abbia chiesto il motivo per cui scrivo romanzi. A questa domanda non so dare una risposta precisa. So solo che è così e che per ora non ho intenzione di smettere.

 

TITANIC

Un violoncellista dell’orchestra del Titanic. Una giovane americana, aspirante pittrice, negli anni Novanta del secolo scorso. Uno scrittore italiano contemporaneo, poco conosciuto, faticosamente alle prese con il suo nuovo romanzo. Un personaggio realmente esistito, uno di pura fantasia, e uno a metà tra la fantasia e la realtà. Cosa possono avere in comune? Molto. L’amore per l’arte, prima di tutto. E l’arte, presenza potente in ogni riga, diventa lentamente, pagina dopo pagina, la protagonista del romanzo. Tra le righe delle strane e avvincenti (o normalissime?) storie dei tre personaggi principali si può leggere una riflessione sulle opere d’arte e sul loro significato. Cosa sono, come nascono, come si costruiscono, a cosa servono…

Ma il violoncellista, la pittrice e lo scrittore hanno in comune, ancor più dell’amore per l’arte, un incredibile e sorprendente filo condutture che li lega…

Probabilmente, però, il vero e indiscusso protagonista del romanzo è il Titanic. L’inaffondabile transatlantico che si inabissò durante il suo viaggio inaugurale nella notte tra il 14 e il 15 aprile del 1912. Il Titanic, con la sua poesia, la sua leggenda, il suo mito…

 

 

 

  • Sara Pusterla —Wolf's Heart Saga Vol. 1

 

Sono nata l’11 marzo 1983 a Sondrio, anche se vivo in un paesino poco distante da lì, una realtà che offre ben pochi svaghi per chi non ama lo sci, come me.

Fin da piccola ho sempre amato scrivere racconti, prendevo delle immagine e poi ci scrivevo intorno una storia. Questo genere di allenamento mi è stato utile, infatti ho sempre adorato scrivere i tanto famigerati temi. Ricordo ancora quando alle elementari un mio tema sull’ecologia, era stato letto in altre classi.

In tempi più recenti ho pubblicato su internet diverse fan fiction, ambientate per lo più nel mondo di Harry Potter, ma anche Twilight, e Criminal Minds.

Ero stanca però di usare personaggi creati da altri, ecco perché nel lontano 2009 ho cominciato a scrivere questo racconto, che ben presto è diventata una vera e propria serie, visto che ora sono alle prese con il quarto. qualche giorno fa ho spedito alla casa editrice Genesis publishing il secondo manoscritto

 

Wolf's Heart Saga Vol. 1 - Melody Un paranormal romance

Sadie è una ragazza diversa dalle altre della sua età. È schiva, adora leggere e deve lottare con il dolore della perdita dei suoi genitori. All’istituto Saint Mary incontra il giovane professor David Whitman, misterioso e ambiguo, ma che la solleverà dallo stato di apatia in cui è precipitata. Dal suo canto, David ha la passione per la letteratura, degli amici alquanto “singolari” e un segreto inconfessabile che lo attanaglia fin dalla tenera età. Sadie, trascinata dall’uragano dei forti sentimenti che la incatenano al suo insegnante, sarà catapultata in un mondo tutto nuovo e totalmente fuori dal suo controllo, fino a scoprire una scottante verità sul suo stesso passato. Il legame che la unisce a David va ben oltre i “canonici” sentimenti d’amore: si tratta di qualcosa di primordiale.

Un subdolo nemico, però, è in agguato. Riusciranno David e Sadie a ritrovare loro stessi tra fughe e istinto di protezione? Saranno in grado di affrontare il pericolo che incombe su di loro al pari una Spada di Damocle?

Sinossi:

Wolf's Heart Saga Vol. 1 - Melody Un paranormal romance, ambientanto in Irlanda, terra famosa per le sue leggende soprannaturali, è lo sfondo ideale per una storia ricca di creature fantastiche.

Fino a quattro anni prima, Sadie era sicura che non avrebbe mai superato la perdita così improvvisa dei suoi genitori.

Grazie ai suoi amici di scuola però, è riuscita a trovare un equilibro abbastanza stabile da permetterle di condurre una vita pressoché normale. Almeno fino a quando non arriva un nuovo insegnate nella loro scuola.

David è il più giovane tra gli insegnanti del Saint Mary, cosa che lo ha reso subito popolare le tra le ragazze dell’istituto. Lui però, è troppo concentrato sul suo lavoro per accorgersene. È troppo grato ad Ossian, preside della scuola e suo zio, per l’opportunità che gli ha offerto, subito dopo la sua laurea in letteratura, per buttare tutto al vento con una scappatella qualunque.

In passato lo aveva sempre spinto a seguire la sua passione, senza lasciarsi abbattere da quello che gli era successo nell’adolescenza, e l’ultima cosa che David voleva era deludere una delle poche persone che credevano in lui.

Man mano che il tempo passa, Sadie si accorge che, per lei, quell’insegnante dall’aria misteriosa ed intrigante, non è più tale. In particolare durante le vacanze natalizie del suo ultimo anno.

Fino ad allora lo aveva ammirato molto come insegnante, ma non aveva mai pensato a lui in quel senso, almeno non fino a quando i loro sguardi non si sono incrociati sul serio, la notte della vigilia di Natale.

Quando però, David capisce di provare qualcosa per lei decide di lasciare la scuola subito dopo capodanno, e non solo perché è una sua alunna.

La sua vita, quella al di fuori dalla scuola, è troppo pericolosa per coinvolgere una ragazza così innocente come lei. Ne ha la conferma proprio la sera prima della sua partenza, quando Sadie rischia la vita durante uno scontro tra David e quello che era il suo padre biologico, il capo di un branco di lupi mannari, e lo stesso uomo che gli aveva rovinato la vita, facendo di lui un mannaro.

Devono passare due lunghi anni prima che i due si rincontrino, durante una classica giornata di tempo imprevedibile irlandese. L’inizio però non è proprio dei migliori. Sadie si sente ancora ferita, mentre David è ancora convito delle sue scelte.

Grazie però alla complicità dei rispettivi amici, i due si ritroveranno a dover lavorare fianco a fianco, e così facendo il gelo tra loro pian piano si scioglie, non senza le classiche peripezie.

Sembrava tutto sistemato, entrambi dichiarano il loro amore, lui le racconta le sua vera natura di mannaro e lei lo accetta, forse un poco frettolosamente ma è proprio da qui che cominciano i veri problemi dei due.

Durante una ricerca nella cantina dei suoi zii, Sadie scopre dei documenti che certificano la sua adozione. Questa notizia in principio la sconvolge, ma poi si rende conto che deve scoprire di più sulle sue vere origini. Da qui viene a conoscenza di un’antica stirpe detta “lupi della luna” di cui faceva parte anche sua madre, David e anche il preside della sua vecchia scuola. Tutte queste notizie in un colpo solo da destabilizzano, ma le fanno anche capire il motivo per cui non si era mai sentita pienamente a suo agio nel così detto mondo degli umani.

Il nuovo mondo di cui entra a far parte però è pieno di pericoli, in particolare per chi, come lei è figlia mezzo sangue di una lupa della luna e di un umano, infatti esiste il lato oscuro dei lupi della luna, e cioè i Custodi Neri, i responsabili della morte dei genitori di Sadie. fino a quando però, lei resterà nell’ombra, sarà al sicuro.

La stessa cosa non si può dire del Branco di lupi mannari, e del loro capo, il quale ancora sogna di avere il figlio nelle sue file, per continuare a compiere le sue scorribande insieme.

Durante una notte di luna piena, il Branco tende un’imboscata nel luogo di trasformazione di David, ma grazie al legame speciale instaurato con Sadie attraverso i “marchi della scelta”, lei e i loro amici riescono a raggiungerlo a e a trarlo in salvo dopo un’accesa battaglia in cui anche Sadie resterà ferita.

Qualcuno, nel frattempo, trama nell’ombra, per liberarsi di Sadie una volta per tutte.

 

 

 

  • Antonio Sisana — Sette passi per un mondo migliore

 

Antonio Sisana è nato a Bormio nel 1971 ove è vissuto sino a qualche anno fa. Ora risiede con la moglie Federica ed i figli Nadir e Fazal, ad Oga, un paesino di montagna in Valdisotto (So), sempre in Alta Valtellina. Diplomato all’Istituto Tecnico Commerciale di Bormio nel 1990 ha intrapreso, poi, lo studio e la pratica del vasto campo delle cosiddette medicine alternative o naturali ove ha conseguito, tra gli altri, il “docteur en Naturopathie” presso l’Universitè Europeenne “Jean Monnet” a.i.s.l. di Bruxelles nel 2001. Oltre la pratica di Shiatsu ed altre tecniche corporee, dal 1994, e quella di Naturopata dal 2001, dal 2006 propone una serie di corsi aperti a tutti volti ad una maggiore conoscenza delle medicine alternative, soprattutto riguardo all'alimentazione, alle erbe e piante ed al lavoro sul corpo. Inoltre è un'insegnante della scuola di shiatsu presso la "Scuola di Terapie Corporee" del Centro Naturale Pagnoncini a Pagnoncini nei pressi di Poschiavo, in Svizzera. Nel 2013 ha concluso il percorso di studio di due anni di "MASSAGGIATORE Capo Bagnino", arte ausiliaria sanitaria, presso l'Istituto W.S. Educational Center di Busto Arsizio (Va) superando l'esame finale davanti alla commissione della Regione Lombardia. Antonio pratica come libero professionista a Bormio presso lo STUDIO INNATURA in via Milano 20 (dal 16 dicembre 2013). Ha inoltre collaborato dal luglio 2011 a maggio 2014 con le Terme di Bormio nel reparto estetica massaggi.

 Attualmente stà studiando presso la FisiomedicAccademy di Seregno Osteopatia.

In gioventù ha praticato agonisticamente molte discipline sportive tra cui il pattinaggio a rotelle, ove ha conseguito diversi titoli provinciali, lo short-track, ove ha conseguito diversi titoli regionali e vittorie a carattere nazionale, e soprattutto il ciclismo ove è arrivato ad un passo dal mondo professionistico. Dal 1993 lo sport è divenuto essenzialmente momento di svago e d’aggregazione, soprattutto a contatto con la natura, spunto per una crescita interiore. Dal 2008 al 2014 collabora come responsabile dello staff tecnico nel settore giovanile di ciclismo e mountain bike nell'Unione Sportiva Bormiese e nella divulgazione dei valori sportivi nelle scuole elementari e nei giovani. Già allenatore delle categorie giovanili presso la Federazione Ciclistica Italiana, dal 2010 ha intrapreso i corsi per divenire istruttore-accompagnatore cicloturistico di mountain bike attraverso la S.I.M.B. superando il 2^ Livello. Nel 2012 ha partecipato al corso di Maestro di Mountain Bike della Federazione Ciclistica Italiana a Sondrio, primo livello, ed è in attesa di sostenere l'esame finale.

Accanto a tutto questo Antonio è un cercatore nell’ambito spirituale e nel suo cammino di ricerca ha incontrato varie culture e approcci, toccando, tra gli altri, luoghi come l’India di Sri Sathya Sai Baba, il Cammino di Santiago, la Siria e approcciandosi al vasto panorama del Buddhismo Tibetano e del mondo Sufi. Resta comunque ancorato all'insegnamento di Gesù e del mondo Cristiano. E' particolarmente legato con il vasto insegnamento lasciato in occidente dal mistico Sufi indiano Hazrat Inayat Khan, denominato Sufismo Occidentale, confluito in una serie d’innumerevoli rigagnoli di saggezza che fanno capo a più ordini, ma soprattutto portano il cercatore verso un profondo e mistico rapporto interiore ed esteriore nella vita quotidiana.

Recentemente si diletta ed impegna nella scrittura arrivando a pubblicare sei romanzi, “Pace al Tramonto” nel 2005, “La forza dell’Ideale” nel 2006 e "L'alba dentro l'imbrunire" nel 2007 tutti per Gianni Iuculano Editore di Pavia, nel giugno 2009 è uscito "Andar per Boschi ... eco di Madre Natura" edito da Graus Editore, un’opera legata profondamente alla natura i cui introiti vengono devoluti alla Fondazione Sainam onlus che opera in Thailandia. Nel 2010 due suoi racconti sono contenuti in un’opera edita dalla asa editrice Pilgrim che ospita cinque autori intitolata “Verso l’Alto”. Nel dicembre 2011 è uscito il romanzo "Il sentiero verso Sabur" edito dalla casa editrice Pilgrim

Nel giugno 2014 è uscito il suo ultimo romanzo "Fuori la crisi" edito dalla casa editrice Edizioni Creativa. Infine da segnalare che diversi suoi racconti sono stati premiati in concorsi e sono affluiti in molte pubblicazioni nazionali tra il 2006 ed il  2014.

 

Sette Passi per un mondo migliore

è la settima pubblicazione di Antonio,  l’ultima, e si presenta tre anni dopo “Fuori la crisi”. E' il primo lavoro di saggistica per l'autore e si colloca nella collana "Frontiere dello Spirito" in quanto vuole essere una lettura capace di stimolare le persone che cercano un senso più profondo al proprio esistere. Il saggio è costruito in un sentiero di sette passi che accompagnano il lettore nel cammino della conoscenza di alcune modalità semplici, ma sostanziali di acquisizione di una maggiore consapevolezza di se stesso, degli altri e del mondo circostante. Lentamente, passo dopo passo, l'attenzione passa dal singolo alla collettività, dal percorso personale al contesto umano ed alle nostre altre relazioni con il mondo naturale e gli esseri che lo abitano. Si tratta di un cammino che Antonio compie con ogni lettore, esortandolo ad ascoltare se stesso e gli altri, ad esprimere il proprio sentire, a conoscere quanto arde nel proprio cuore, realizzare i propri sogni, condividere i talenti, costruire un mondo migliore ed approdare alla guarigione. Un cammino che ognuno di noi può compiere ritrovando la magia della Vita e la vastità della gioia.

 

SCHEDA DEL LIBRO

Si tratta di un percorso di spunti e suggerimenti ispirati alla saggezza di grandi maestri di vita per camminare insieme verso la felicità, bellezza ed armonia. Attraverso sette passi l'autore accompagna il lettore e la lettrice in un sentiero semplice, ma sostanziale verso una maggiore conoscenza di se stesso, degli altri e della Vita. Si comincia con l'ascoltare, se stessi e gli altri, giungendo all'esprimere quanto dentro ci chiude alla vita. Il terzo passo ci sprona a conoscere i nostri sogni per poi cercare di condividerli. Si approda al quinto passo che è condividere i propri talenti, le proprie idee, sogni con gli altri. Da questo ci si apre al costruire, assieme, per uno scopo più grande giungendo a quel fine che è il guarire.

COME E’ NATO

Questo scritto nasce in poche settimane, ma è frutto di una vita, la mia. E' figlio di un lungo peregrinare attraverso isole spirituali, maestri, scritti, libri sacri, movimenti religiosi e culturali, centri d'insegnamento e tantissimi incontri con persone di buona volontà. E' frutto dell'esperienza di oltre trant'anni impiegati alla ricerca di un profondo e naturale senso del vivere. Certamente in queste pagine condenso la visione del vivere che in questi ultimi anni permea la mia esistenza e chiede di poter essere condivisa e sperimentata per crescere, cambiare, manifestarsi. Ho voluto seguire la metafora del cammmino attraverso sette passi che rappresentano i fondamenti di un vivere coerenti con se stessi, aperti agli altri, consapevoli del vasto mondo che ci ospita, Madre Terra, e ci accompagna, le nostre relazioni del mondo minerale, vegetale, animale ed umano.

IN CONFIDENZA

In questo saggio si condensano molti incontri della mia vita, dalle persone quotidiane a quelle importanti. In realtà tutti gli esseri viventi sono esseri speciali, incredibili, unici ed importanti; vi sono però nella vita di tutti noi incontri più o meno significativi, ed in questo testo c'è tutto quanto ho appreso da questi in vario modo. Tale lavoro è nato nell'inverno 2016-2017 dopo alcuni anni di esperienza della modalità d'incontro in Cerchio conosciuta grazie al nativo Americano Manitonquat (Medicine Story) e sua moglie Ellika. Tale incontro è stato per me un approdo verso quella civiltà nativa che da sempre mi ha richiamato, ma che non ho mai veramente approfondito. Dopo aver portato il Cerchio nella mia zona e sperimentato quanto questo semplice modo d'incontro sa cambiare in meglio la nostra vita, ho potuto aprire tale ambito nelle scuole. Questo lavoro nasce anche come espressione dell'incontro con i ragazzi delle terze Albeghiere di Bormio di questo anno scolastico, 2016-2017, per il progetto "Classe Empatica". La nostra condivisione circa i valori, i sogni, le difficoltà mi hanno accompagnato nello scrivere e sono divenute organicità coerente di questi Sette Passi.

 

  • Simonini Fabrizio - La scelta finale

Fabrizio Simonini nasce in provincia di Sondrio, nel maggio del 1983, dove tutt’ora risiede. Perito elettrotecnico, lavora in una grande azienda italiana attiva nei settori dell'approvvigionamento, produzione e vendita di energia. Appassionato di lettura, fotografia, natura, sport e cucina. La montagna è sempre stata una costante nella sua vita fin dalla più tenera età, dove trascorreva le estati in alpeggio con il nonno pastore. Crescendo, l’amore per l’ambiente alpino, si tramuta in fervente passione: lunghe camminate tra i mutevoli paesaggi Valtellinesi e giornate autunnali all’insegna della caccia, condivise con gli amici più cari. L’interesse per la scrittura, nasce per gioco, nei piccoli spazi che riesce a ricavarsi tra lavoro e famiglia; proprio per  il desiderio di tentare di riportare su carta quella passione incondizionata per la montagna. Nasce così il suo primo romanzo: “La scelta finale”.

 

La scelta finale

Questo romanzo narra l’avventura di Giuseppe, il padre, ed Enea, il figlio. Uniti da un legame profondo e da un'ardente passione comune, i due dovranno prendere delle decisioni estreme, affrontando le conseguenze delle loro scelte e le sfide che il destino e la montagna avranno in serbo per loro. Le vite dei due si intrecceranno con quelle di Alba, un animale scaltro, astuto e straordinario; dotato di un intelletto quasi umano. Il racconto è ricco di descrizioni dettagliate e meravigliose delle nostre alpi Valtellinesi e della loro fauna. Ma non è un romanzo prettamente narrativo infatti, fin dai primi capitoli, si evince che la trama ha un mistero di fondo. Proseguendo con la lettura i colpi di scena non mancano. Sullo sfondo di tutto ciò, le vite di Sofia, Laura e dell'amico di famiglia Pietro saranno anch'esse condizionate, nel bene e nel male, dalle scelte dei due protagonisti.

 

  • Stefano Valenti — Rosso nella notte bianca

 

Stefano Valenti (1964), valtellinese, vive a Milano. Ultimati gli studi artistici, si è dedicato alla traduzione letteraria. Il suo romanzo d’esordio, La fabbrica del panico (Feltrinelli 2013), ha vinto il Premio Campiello Opera Prima 2014, il Premio Volponi Opera Prima 2014 e il Premio Nazionale di Narrativa Bergamo 2015. Ha ancora pubblicato con Feltrinelli Rosso nella notte bianca (2016). Per i “Classici” ha tradotto Germinale (2013) di Émile Zola e Il giro del mondo in ottanta giorni (2014) di Jules Verne.

 

Rosso nella notte bianca

Valtellina. Novembre 1994. Il settantenne Ulisse Bonfanti attende Mario Ferrari davanti al bar e lo ammazza a picconate. E, alla gente che accorre, dice di chiamare i carabinieri, che vengano a prenderlo, lui ha fatto quello che doveva.

Erano quarantotto anni che Ulisse mancava da quei monti. Dopo avere lavorato tutta la vita con la madre Giuditta in una fabbrica tessile della Valsusa, è tornato e si è rifugiato nella vecchia baita di famiglia, o almeno in quel che ne è rimasto dopo un incendio appiccato nel 1944.

Non un fiato, non un filo di fumo, non una presenza tutto intorno. In questo abbandono, tormentato da deliri e allucinazioni, Ulisse trascorre l’ultima notte di libertà: riposa davanti al camino, cammina nei boschi, rivive la tragedia che ha marchiato la sua esistenza. Dimenticato da tutti, si rinchiude come un animale morente in quella malga dove nessuno si è avventurato da decenni. I ricordi della povertà contadina, della guerra, della fabbrica, delle tragedie familiari, si alternano in una tormentata desolazione. Una desolazione che nasce dal trovarsi nel paese dove, nel 1946, è morta la sorella Nerina.

È la stessa Nerina a narrare quanto accaduto. Uno di fronte all’altra, la neve sullo sfondo, Ulisse e la giovane sorella si raccontano le verità di sangue che rendono entrambi due fantasmi sospesi sul vuoto della Storia.

Dopo La fabbrica del panico, Stefano Valenti fa della morte violenta di una giovane donna il trauma di un uomo, ossessionato dalla religione, e al contempo il trauma di tutta una stagione civile del nostro paese. Con una scrittura febbrile e allucinata, Valenti evoca passioni, crudeltà, tensioni mai sopite, destini che devono trovare compimento e voce.

 

E senza darmi conto, dice Ulisse, non chiamavo il Creatore con l’attenzione di prima, lo sgomento di prima, ma lo convocavo di frequente in nome della rivoluzione.

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