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Suoni delle Orobie 2010

“Ho guardato dentro un'emozionee ci ho visto dentro tanto amoreche ho capito perché non si comanda al cuore.”

 

L’articolo di quest’anno lo voglio sviluppare attorno a queste parole oltre a emozione, amore e cuore già citate sopra, ci aggiungerei tempo.

 

Si è proprio trattato di emozioni (forti) al Lago della Casera per i suoni delle Orobie edizione 2010.

 

Emozioni che gli artisti ……… hanno saputo trasmettere al gran pubblico venuto fin quassù, credo,  per non farsi, ancora una volta, rubare il tempo dal vivere quotidiano, dagli impegni e dalla frenesia che oramai ci tiene in ostaggio.

Alla Casera il tempo ce lo siamo ripreso !

 

L’amore lo vediamo sotto molte forme, in ogni sua espressione , durante i Suoni delle Orobie credo si sia espresso come:

Amore per la musica

Amore per le cose e le persone semplici

Amore per le nostre montagne 

Amore che c’è in un amicizia, solida o da rinvigorire 

Amore nello stare insieme

Amore per quell’aria fresca di montagna 

Amore nell’incontrare persone a noi sconosciute 

Amore per quei profumi e odori ormai dimenticati

Amore per il volontariato

Amore, perché no, per il cibo.

Mi fermo qui, troppo amore può fare anche male.

 

Il cuore, non a caso lasciato per ultimo, che ci hanno messo i ragazzi della Fondazione Albosaggia, l’Amministrazione Comunale, i cuochi di di S.Bello, gli artisti che si sono esibiti e tutti i Volontari (davvero tanti) che con il cuore e con le mani si sono fatti in quattro per ribadire, anche se non ce n’è bisogno, che Albosaggia c’è !  

 

P.S.

Non penserete mica che la frase in apertura di articolo sia mia, nooo è Vasco Rossi che scrive (perché in fondo I Suoni delle Orobie sono un po “anticonformisti” proprio come il  suo rock).

 

   S.P.

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